Non sono in tanti a conoscere la movimentata storia delle isole di Pelagosa, un piccolo arcipelago conteso per secoli da Italia, Austria, Croazia.
Proviamo perciò a ripercorrere a grandi linee la storia di queste isole “turbolente”.
Le isole abitate già nella preistoria
Partiamo dal lontano, anzi da molto lontano… ritrovamenti di oggetti di uso comune testimoniano che furono abitate già in età preistorica. L’arcipelago prende il nome dal greco (pelagos=mare) e la storia si accompagna alla leggenda di Troia e di Diomede.
Anche i romani vollero lasciarci un segno costruendo un tempio, venuto alla luce in scavi recenti insieme a delicate ceramiche e oggetti di uso comune.
Disabitata nel medio evo, se ne parla di nuovo con la visita di Papa Alessandro III che volle lasciare un segno del proprio passaggio, in quella terra selvaggia, con il Campo del papa.
Per un secolo qui si parlava in dialetto Napoletano
In tempi più moderni, l’arcipelago passò alla Repubblica di Venezia, che usò l’isola come base per le rotte commerciali e fortezza per contrastare la pesca.
Successivamente passò al Regno delle due Sicilie dove Ferdinando II ripopolò le isole con pescatori venuti da Ischia. Si parlò per circa un secolo il dialetto napoletano.
Nel XIX secolo venne costruito il faro su ordine del Governo Marittimo di Trieste, l’opera, realizzata a Parigi esiste ancora oggi: in giornate serene la luce si vede fino a 26 miglia nautiche.
L’arcipelago Pelagosa è noto anche per essere stato il punto di arrivo della regata velica delle imbarcazioni da pesca adriatiche.
Le barche arrivate nell’arcipelago iniziavano una gara di battuta di pesca. La regata ebbe inizio nel XVI secolo e l’ultima si è svolta nel 1936.
Nel periodo fascista vennero costruite una chiesa, una postazione metereologica e alcuni edifici.
Dopo la seconda guerra mondiale passò definitivamente alla Jugoslavia.
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Le Isole di Pelagosa oggi appartengono alla Croazia
Dalla suddivisione della Jugoslavia, le isole sono in mano alla Croazia, sono praticamente disabitate, a parte per il guardiano del faro.
Ultimamente però sono stati creati degli appartamenti nel faro che è possibile affittare da chi a voglia di isolarsi in un mondo selvaggio a contatto con il mare e la natura.
Dalla sua tumultuosa storia si nota come l’arcipelago servisse da aggancio tra le due nazioni adriatiche, incontro e scambio di due culture.
Un futuro incerto per queste isole ..
Ad oggi le autorità croate non vogliono che i pescherecci italiani peschino vicino alle isole, probabilmente perché hanno emesso un bando per l’esplorazione e lo sfruttamento degli idrocarburi nel quale è compreso l’Arcipelago di Pelagosa.
Vi partecipano i maggiori produttori di petrolio. Il pericolo è che si distrugga l’ecosistema del luogo, rovinando un’altra meraviglia naturale del mar Adriatico.